LA SCOPERTA DEL FOSFORO
(ovvero una storia di alchimia, tipi bizzarri e mogli coi soldi)

La scoperta del Fosforo (P sulla tavola periodica) è forse una delle storie più bizzarre, affascinanti e fuori dal tempo che si possa raccontare durante una serata con amici.

E' una storia di alchimia, quella strana forma primordiale della chimica, dove scienza, filosofia, esoterismo e metafisica si fondono insieme, una storia di un uomo eccentrico e fuori gli schemi dei suoi tempi, di vedovanza e di mogli coi soldi.






Siamo nella seconda metà del 1600. Henning Brand, che forse da giovane era stato un apprendista vetraio, si è appena congedato dall'esercito con il quale aveva partecipato alla guerra dei trent'anni, con il grado di ufficiale inferiore.

Egli infatti, probabilmente stanco della carriera militare, aveva iniziato a manifestare interesse per quella strana forma di chimica primordiale che prendeva il nome di alchimia e che sempre di più affascinava i ricercatori di verità dei suoi tempi.

L'ossessione degli alchimisti del 1600 infatti era la ricerca della 'Pietra Filosofale' o 'Quintessenza' , vale a dire quella sostanza primordiale che riusciva a compiere veri e propri prodigi, non ultimo trasformare i banali metalli in purissimo oro.

Henning Brand, dunque, lasciato l'esercito creò un laboratorio, o meglio, sposò una ricca donna con i cui soldi finanziò la sua folle impresa nella ricerca della pietra filosofale.

Ritiratosi quindi nel suo laboratorio alchemico dedicò tutte le giornate degli anni a venire a questa bizzarra quanto assurda ricerca.

Con la morte della moglie, Henning si trovò però a corto di fondi per continuare i suoi studi e si pose dunque il problema: 'Dovrò pure arrivare alla scoperta della pietra filosofale, ma qui a colpi di filosofia siamo rimasti a secco, lo stomaco brontola e mi toccherà andare a lavorare.... Non sia mai....'

Quale miglior rimedio che trovarsi una nuova moglie dunque, magari vedova e ricca, così da poter finanziare di nuovo i miei progetti e rimanere in laboratorio a sperimentare?

Sposò dunque Margaretha, vedova coi soldi, che continuò a foraggiare gli strenui sforzi del marito in questa ardua ricerca.

Il caro Henning Brand, forte dei nuovi finanziamenti della nuova moglie, che a quanto pare più che moglie era il nuovo sponsor, continuò le varie sperimentazioni: aveva letto su un libro che uno strano miscuglio di nitrato di potassio, allume e urina avrebbe dovuto trasformare i metalli vili in argento.

Si racconta che negli anni gli furono consegnati più di 5000 litri di urina presso il suo laboratorio, con somma gioia della moglie sempre più sconsolata.

Fatto sta che intorno al 1669, riscaldando residui di urina e portandoli a ebollizione fino a farli consumare, vide sprigionarsi dei fumi verdastri e lasciare un residuo bianco ceroso che ripose in un barattolo.

La sera stessa, nel buio del laboratorio, questo residuo bianco si accese di una luce vivida, bianca e intensa bruciando di una fiamma brillante che non si esauriva.

Quello che Henning Brand aveva appena isolato era il Fosforo.
Fu proprio lui in preda all'eccitazione e allo sgomento a chiamare così il nuovo elemento: dal greco fos-foros (portatore di luce)

....con buona pace delle mogli. :)


Torna Indietro